โLa cucina รจ la massima espressione di chi si impegna a farne un motivo di vitaโ. Esordisce cosรฌ, Enrico Mazzaroni, nel raccontare il nuovo corso del ristorante Il Tiglio, sintetizzando il suo percorso di andata e ritorno. Il Tiglio รจ una baita, in realtร unโattivitร agrituristica con ricettivitร e ristorazione, nellโaltrettanto piccolo Comune di Montemonaco, in provincia di Ascoli Piceno. Unโoasi nel verde che conta circa 600 abitanti a 980 metri sul livello del mare, case di pietra e tetti in tegole dalle mille sfumature di terra nellโarea interessata dal terremoto del 30 ottobre 2016, una tragedia che ha devastato il centro Italia, portando via vite, abitazioni, attivitร . Nei giorni successivi alla conta dei danni, il ristorante dello chef Enrico Mazzaroni e di Gian Luigi Silvestri, suo socio e maรฎtre, viene dichiarato inagibile e quindi chiuso. Era passato poco piรน di un anno dall’ultima, imponente, ristrutturazione avvenuta nellโestate precedente. โEravamo sconfortati. Impietriti. Il rischio รจ stato essere schiacciati da un evento piรน grande di noi e abbiamo dovuto reagire. Ci siamo mossi per trovare unโattivitร sul litorale che sposasse il nostro progetto e, dopo qualche mese senza soluzioni, avevo quasi deciso di abbandonare. Lo scrissi su Facebook, so che puรฒ sembrare sciocco, ma รจ stato uno sfogo e la veritร รจ che mi ha aiutato a non mollare perchรฉ sono stato sommerso da messaggi di affetto e stimaโ. Lโemozione nelle sue parole si percepisce ancora oggi.
Il Tiglio in Vita
Tantโรจ che alla fine, senza mollare di un metro ma scendendone di 900 fino al livello del mare, Enrico e Gian Luigi, nellโestate del 2017, trovano una nuova strada e prende forma Il Tiglio in Vita, sul Lungomare di Scossicci a Porto Recanati. โSono stati due anni in cui abbiamo subito tutti una rivoluzioneโ racconta, e poi aggiunge โIo per primo, che allโinizio ero un poโ reticente nonostante lโemozione. A dirla tutta a volte ci รจ capitato di pensare che potesse diventare la nostra nuova residenza definitiva, anche se il cuore era tutto nei restauri di Montemonacoโ. Essere un cuoco di montagna e di bosco, per Enrico, significa dare un senso alla strada che si percorre per arrivare fin lร , riportandola nei piatti, orientando la propria cucina. Osando. Scendere in spiaggia nella risacca alle porte del Conero, forse, รจ stato un poโ come spogliarsi di una corazza e aprirsi a un pubblico diverso. Aprendosi a mille domande su cosa sarebbe successo e su come il suo stile avrebbe dovuto abbracciare la cucina di mare.
โAvevo naturalmente timore, come ogni cambiamento eravamo motivati ed entusiasti, ma pervasi dai dubbi. Ho sempre caratterizzato i miei piatti su note acide e amareโ spiega โma in quellโoccasione ho dovuto ammorbidirle, imbrigliarle e addolcirle secondo le regole di un nuovo elemento molto prezioso: il mare. Alla fine abbiamo trovato i nostri piatti convincentiโ. La soddisfazione piรน grande? โAppena abbiamo aperto le prenotazioni, i tavoli per la cena sono stati occupati per due mesi in pochissimi giorniโ ricorda con emozione. โSiamo stati letteralmente sopraffatti dalle persone che ci volevano bene e a seguire si รจ aggiunto un pubblico tutto nuovo e altrettanto numeroso, che ha imparato a volercene. Nei due anni di esperienza a Porto Recanati con Il Tiglio in Vita, abbiamo fatto dei numeri incredibili e si sono rivelati un vero percorso di resilienzaโ.
Il Tiglio
Due anni di successo diversamente meraviglioso, ma anche due anni di restauro e di voglia di tornare a casa. Cosรฌ รจ stato, finalmente, nel 2019. Chรฉ forse la tentazione di rimanere sul mare ci sarร anche stata, ma alla fine sono piรน i motivi per risalire sui Sibillini: รจ una questione di consapevolezza e incondizionato senso di appartenenza. โQuando abbiamo riacceso i fornelli a Montemonaco mi sono reso conto di essere cambiato. Il terremoto mi ha domato. E lโincontro con tutte quelle persone che non mi aspettavo, ma con le quali avevo scelto di interagire, mi ha messo di fronte a una nuova coscienzaโ. E allora cosa รจ successo? โDa quel momento ho fatto i conti non solo con la voglia di cucinare come ho sempre voluto io, ma anche con quello che avevo imparato volevano gli altriโ. Lasciandosi dunque contaminare da quel che la vita gli ha riservato. Cosรฌ Enrico รจ tornato al Tiglio, insieme a Gian Luigi e le loro rispettive brigate, a scrivere un menu che non dimentica nulla dei giorni passati.
Ciliegia in porchetta
โOggi in carta ho due percorsi degustazione. Il Ritorno รจ un sei portate fatto di piatti nuovi per un nuovo inizio, cosรฌ come cโรจ scritto nel menuโ. Ci sono bosco, mare e acqua dolce. โLรฌ c’รจ un mio punto di equilibrio che cerco di mantenere per il palato di tutti, pure se in costante evoluzioneโ. L’altro menu,ย invece?ย โTransumanza invece รจ veramente la traduzione gastronomica del mio percorso, dalla montagna al mare e viceversa. Questโultimo รจ un viaggio vero tra sapori piรน forti e decisi, con una presenza piรน importante di quelle note che mi hanno caratterizzato da sempreโ. Nei piatti lโunione di frattaglie e pesce, come Cervello e gambero rosso. โUna commistione poco utilizzata e solo apparentemente ostica che offre degli spunti di gusto davvero interessanti. Tenere per le briglie lโaggressivitร delle frattaglie di carne e la delicatezza del mare รจ stimolanteโ.
Trota nel bosco
Allโombra di un dehors, le portate in sequenza sono quelle del cambiamento, si inizia con la Trota nel bosco, che punta non tanto sulla nota di affumicato ma sullโintensitร vegetale della geleรฉ di abete, per un benvenuto di gusto pieno. La Ciliegia in porchetta, con spuma di porchetta e karkadรจ, รจ il primo di una serie di piatti dagli spigoli controllati: aciditร a spingere, sapiditร naturale, speziatura e note dolci a ingentilire, a chiudere un passaggio appagante.
Bottoni di carciofi
I due primi, Bottoni di carciofi, stracotto di vitello e beurre blancย eย Spaghetto al ginepro e caviale, sono un poโ la sintesi concreta di quanto detto a parole. Sostanza, sapori riconoscibili e contrasti, tra una pasta ripiena dal fondo ricco e uno spaghetto tiepido che apre le porte ai sapori forti.
Cervo, ragรน di cervo con misticanza, cocco e miso
Tra i secondi, Cervo, ragรน di cervo con misticanza, cocco e misoย รจ deflagrante, avvolge il palato e straripante, con miso e cocco che riassettano le papille senza resettare il gusto. A seguire Trota e gallina puntano sulla delicatezza per dare equilibro alle note terrose dei funghi, e lasciare spazio alla trota che vince in persistenza. Gelato di asparagi, limone e crumble introduce ai dessert.
Trota e gallina
โForse Il Tiglio non รจ solo un ristoranteโ conclude Enrico Mazzaroni, quasi a tirare le somme di questi anni difficili segnati dalle difficoltร โ il terremoto, ma anche la pandemia che li ha obbligati a fermarsi, giusto un anno dopo essere tornati a casa – ma anche affetto e gratificazioni.
Il Tiglio – Montemonaco (AP) – via Isola San Biagio, 34 – 0736 856441 – www.ristoranteiltiglio.it
a cura di Andrea Febo
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