Nuovo tassello nella promozione del territorio di Montefalco. In uno dei borghi più belli della provincia di Perugia, che dà in natali a uno dei vini rossi più amati, è stato inaugurato il Museo del Sagrantino. Si trova all’interno del Complesso Museale San Francesco, che si impreziosisce di una nuova sezione immersiva. Dopo un accurato lavoro di recupero architettonico, è nato uno spazio dedicato alla storia del Montefalco Sagrantino Docg, che prevede un percorso che parte dalle antiche cantine francescane fino a oggi e diventa una porta di accesso alla scoperta del territorio.
Museo del Sagrantino – complesso di San Francesco – Monfefalco
Il museo del Sagrantino (gestito da Maggioli cultura e turismo) è un’esperienza visiva e sensoriale, che ruota attorno a cinque temi chiave: vitigno, vino, territorio, tradizione, cultura. La visita parte dalle antiche cantine dei Frati Minori Conventuali di Montefalco, venute alla luce nell’ex Complesso monumentale di San Francesco durante alcuni lavori di restauro nel 2006. «Il museo è un racconto emozionale – ha dichiarato l’assessore al Turismo, Daniela Settimi – fatto di testimonianze del territorio, immagini suggestive e video che faranno immergere il visitatore nella coinvolgente atmosfera della storia del nostro Sagrantino, re indiscusso del territorio». Negli spazi (oltre a una serie di strumenti da lavoro per la produzione del vino) è rappresentato una sorta di paesaggio tattile, che nei secoli ha fatto da sfondo alle pitture di Benozzo Gozzoli, del Perugino e di Pinturicchio. Luoghi in cui l’uomo opera ancora rispettando l’alternanza di coltivazioni (in particolare i vigneti), boschi e colline.
Il museo è il risultato di una sinergia pubblico-privato ed è promosso dal Comune di Montefalco col sostegno della Regione Umbria e la collaborazione del Consorzio tutela Vini Montefalco e Strada del Sagrantino. I lavori sono stati realizzati grazie ai fondi dello sviluppo rurale e i fondi per lo sviluppo e la coesione. L’idea di allestire un museo (direzione lavori dell’architetto Bruno Gori e progetto dell’architetto Michele Giuseppe Onali) ha come obiettivo il rafforzamento del rapporto identitario tra il vitigno e il territorio de La Strada del Sagrantino. Inoltre, vuole dare un valore aggiunto all’attività di promozione per tutto il sistema socio-economico del Consorzio tutela Vini Montefalco. Non si tratta del primo museo del vino in Umbria, che a Torgiano un’importante esposizione (il Muvit) curata dalla famiglia Lungarotti, che proprio il 23 aprile ha festeggiato i suoi 50 anni dalla inaugurazione nel 1974.
<<<< Questo articolo è stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.
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