
Che avrebbe preparato crepes per il resto della sua vita, lo ha intuito il giorno degli esami della maturitร dellโistituto alberghiero. Al sorteggio in cui si decidevano quali piatti gli alunni avrebbero dovuto preparare, a Nicola Savino toccรฒ proprio la crepe. Un segno del destino. Ma quello che ha fatto nella sua carriera da chef รจ molto di piรน.
Chef Savino, classe 1960, รจ il fondatore della creperia Savรฌ a Conversano (Bari). Un locale che il prossimo anno compie trentโanni, sempre sulla cresta dellโonda, dove la crepe รจ protagonista di ogni piatto ma anche il risultato di tanta sperimentazione.
Lโincontro con il piatto francese avviene a Montecarlo negli anni Ottanta, dove Savino lavora per diversi anni prima di partire per il servizio militare. Al rientro, alcuni amici del titolare del ristorante gli chiedono se volesse aiutarli per una nuova apertura, ma dallโaltra parte dellโoceano. Lui accetta e parte. ยซNel 1980 รจ iniziata la mia avventura a Dallas, in Texas. Qui aprรฌ un ristorante italiano di grande successo. Nel tempo perรฒ mi accorsi, giorno dopo giorno, che mi mancava casa mia, i sapori autentici, quelle cose semplici a cui fai caso solo quando non le hai piรน. Gli americani pagavano bene ma non sapevano mangiare e vedere alcune loro abitudini come bere il cappuccino a pranzo mi infastidiva. Mi sembrava di sminuire il mio lavoro, la mia passione per la cucina. Cosรฌ, insieme a mia moglie decidemmo di tornare in Italia. Lโidea era quella di fermarci per un breve periodo, ma poi non siamo piรน andati viaยป.
Al rientro dagli Stati Uniti, infatti, chef Savino torna a Conversano e lavora per diversi anni in una pasticceria che pian piano trasforma in creperia. ยซNessuno conosceva questo piatto famosissimo della cucina francese. Almeno non da noi. Allโinizio per lโassonanza del nome in dialetto pugliese, le persone pensavano che producessi prodotti a base di latte di capra. Se ci pensoโฆ mi fa ancora sorridere. La mia intuizione, perรฒ, รจ stata quella di adattare la crepe ai gusti e agli ingredienti locali. Cosรฌ eliminai elementi quali la besciamella e utilizzai la mozzarella pugliese, i salumi, i vegetaliยป.
Il successo รจ immediato, tanto che nel 1995 Savino decide di aprire il suo locale e nasce il Savรฌ. Qui, ancora oggi, si possono gustare quasi esclusivamente crepe. Nella zona รจ diventato sin dal primo giorno un luogo di ritrovo in cui sentirsi a casa: ยซNon volevo impegnarmi in una ristorazione complicata. Lโidea era quella di un locale semplice ma dalla qualitร alta. Un luogo in cui poter trovare unโalternativa valida alla pizza che andasse incontro anche ai palati piรน scettici. Un prodotto cosรฌ versatile, facile e veloce da preparare come la crepe, mi ha permesso di farloยป.
Nessun compromesso su qualitร delle materie prime e attenzione ai dettagli. ยซVado ancora personalmente al mercato a fare la spesa. ร la parte piรน bella di questo lavoro: sentire i profumi, cercare gli ingredienti migliori, conoscere i piccoli produttori. Lo speck che utilizziamo, ad esempio, lo acquisto da oltre ventโanni da una macelleria artigianale delle Dolomiti. La nostra รจ una ricerca continua dei prodotti miglioriยป. Il successo del Savรฌ รจ frutto della collaborazione di tante persone, oltre che dei quattro figli dello chef: Ivan, Daniele, Marco e Rosi, presenti con ruoli diversi. In un momento in cui i ristoratori fanno fatica a trovare personale, Savino puรฒ vantare collaboratori che sono con lui da oltre venticinque anni: ยซLa nostra รจ una grande famiglia, in cui tutti danno il proprio contributoยป.
Nel tempo, perรฒ, il Savรฌ ha iniziato a proporre tante novitร sia nelle ricette che nelle tecniche di cottura. In particolare, con lโarrivo di Daniele, figlio dello chef, oltre ai grandi classici sono nati anche abbinamenti di sapori unici.
ยซIl processo โ spiega Daniele Savino โ รจ stato graduale. Sono partito da un mio desiderio: volevo cambiare la solita presentazione della crepe chiusa a fazzoletto o a triangolo. Cosรฌ abbiamo iniziato a mostrare gli ingredienti che erano allโinterno, anche allโesterno delle crepe (dagli affettati alla burratina, dalle tartare ai condimenti dolci). Questo processo ha dato il via a tuttoยป.
Sono nate cosรฌ crepes ispirate ai primi piatti della tradizione italiana e pugliese, come la San Giuannid con all’interno mozzarella fior di latte e pomodori ciliegini infornati piccanti, all’esterno alici di Menaica, stracciatella, capperi, polvere di olive, salsa all’aglio nero, origano e olio extra vergine d’oliva coratina, zest di limone. O la Carbo Crepe, fatta con mozzarella, carbocream, guanciale artigianale croccante, pepe.
Le crepe hanno assunto nuove forme, colori (al nero di seppia, agli spinaci o con farine particolari quali quella di canapa) e consistenze. ร nata la Spacca Napoli, una crepe fritta che ricorda la frittata di pasta napoletana, o la Gyoza che ha lโaspetto dei roll giapponesi, si mangia con le bacchette e si intinge nella salsa di soia. Ma si รจ anche โtrasformataโ in pizza: la This is not a Pepperoni Pizza, con mozzarella, sugo di pomodoro datterino, salame piccante e provola affumicata ricorda la pizza americana, nel sapore e nellโaspetto.
Senza dimenticare le crepes dolci, veri e propri dessert.
ยซNegli anni ho capito che questo รจ un piatto in continua metamorfosi. Quello che conta, perรฒ, รจ partire dagli ingredienti e dalle preparazioni e rendere tutto il piรน artigianale possibileยป.
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