/
/
Cacio fritto all'abruzzese

Cacio fritto all'abruzzese

In Abruzzo la caciotta, in Puglia il canestrato, le scamorze e la ricotta, in Campania le provole e le fette di caciocavallo, in Sicilia i tumaroni, nel Lazio la mozzarella e la ricotta, in Friuli il Montasio... Ogni regione ha il suo formaggio fritto, tecnica di cottura che permetteva di fare un piatto con poco.

600 g di caciotta semistagionata; 2 uova; farina; olio di arachidi per friggere; pepe

Tagliare la caciotta a fettine di circa mezzo centimetro di spessore. Sbattere le uova con un pizzico di pepe. Infarinare le fettine di formaggio, passarle nell’uovo sbattuto e ancora nella farina. Portare abbondante olio a temperatura di frittura (180°C) e immergervi le fettine, poche alla volta. La frittura dovrà essere velocissima per evitare che il formaggio si sciolga. Rigirarlo quindi solo una volta e cuocere non più di un minuto per lato. Sgocciolare, passare su un doppio foglio di carta da cucina e servire il formaggio immediatamente.

Viviana Lapertosa – lacuocadellaportaaccanto.it – IG: @cuocaaccanto
Foto di Luca Bartolomei

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati

La ristorazione italiana sta dando prova di grande vitalità e maturità (antispreco e sostenibilità sono ormai voci “fisse” dei menu, crescono le proposte vegane e salutari di alto profilo). Per questo dopo l’anno zero della pandemia, la guida torna con voti e classifiche. Oltre 2000 indirizzi e tante novità fra ristoranti, trattorie, wine bar e locali etnici (segnalati, rispettivamente, con il simbolo delle forchette, dei gamberi, delle bottiglie e dei mappamondi) per consentire a ciascuno di trovare l’indirizzo giusto.