We’re Smart Academy è un progetto che nasce a Bruxelles, in concomitanza con l’International Fruits and Vegetables Week che si protrarrà fino al 16 maggio. L’aggettivo smart, in questo caso, è sinonimo di un’intelligenza responsabile, fautrice di una cucina sana e sostenibile. Come quella che guida l’approccio alla ricerca gastronomica degli chef che hanno scelto di riconoscersi nella filosofia e nelle attività dell’accademia, fondata dall’associazione belga We’re Smart World, ideatrice tanto della settimana internazionale di frutta e verdura che della neonata Academy. L’associazione, infatti, promuove da tempo l’utilizzo di frutta e verdura come elementi portanti di una proposta di ristorazione che si preoccupa dell’impatto ambientale e del benessere del cliente a tavola. E nel chiamare a raccolta gli chef del mondo che condividono questo approccio decide ora di istituire una sorta di club, quello dei “5 ravanelli” (five radishes), che al momento tiene insieme 79 ristoranti capaci di valorizzare la cucina vegetale. Tra loro, anche cinque realtà italiane, guidate da altrettanti ambasciatori di questa filosofia gastronomica: Enrico Crippa, Michelangelo Mammoliti, Lugi Taglienti, Pietro Leemann e Gaetano Trovato.
Dal collettivo dei cinque ravanelli nascono le attività della nuova accademia, che i 79 chef si preoccuperanno di animare attraverso webinar mensili interattivi (anche su Clubhouse), che prenderanno forma nei prossimi mesi, per condividere consigli e suggerimenti sull’utilizzo e il consumo di frutta e verdura. Tra i primi progetti dell’Academy, il manuale/ricettario con 51 tecniche per lavorare i prodotti in questione è già disponibile online, consultabile sul sito di We’re Smart World. Ma il gruppo si preoccuperà anche di pubblicare una serie di libri di cucina a tema, per ispirare cuochi professionisti e amatori. Il prossimo 20 settembre, invece, l’associazione presenterà la sua Green Guide, pubblicazione annuale che recensisce i ristoranti assegnandogli un numero variabile di ravanelli, da uno a cinque.
Chi è già entrato nel club dei 5 radishes troverà dunque conferma del riconoscimento in guida, per il merito di utilizzare frutta e verdura in almeno due terzi del menu, la grande attenzione ai prodotti locali e sostenibili, l’attenzione a limitare il consumo di acqua ed energia all’interno del locale. L’idea è venuta qualche anno fa a Frank Fol, fondatore dell’associazione We’re Smart World, con l’obiettivo di coltivare un mondo sano, sostenibile ed ecologico. E sarà proprio lui il relatore del primo webinar dell’accademia in programma, il 24 maggio, volto ad approfondire le linee guida di uno stile di vita (e dunque anche di un’alimentazione) responsabile. Seguirà, sul sito dell’associazione, il programma degli appuntamenti dei prossimi mesi. Nel frattempo, come ogni anno, l’associazione si è premurata di eleggere l’ortaggio e il frutto dell’anno, che per il 2021 sono il peperone e l’anguria.
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