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Allarme peste suina, il Canada blocca le importazioni di prosciutto di Parma

La diffusione della PSA sta minacciando sempre di piรน le zona ad alta vocazione suinicola e di produzione di salumi. Per fronteggiare lโ€™emergenza scende in campo anche il ministero della Difesa, in atto un piano per abbattere i cinghiali selvatici

  • 24 Aprile, 2024

Quello che si temeva รจ accaduto. Un altro Paese, il Canada, si aggiunge alla lista di quelli che hanno bloccato lโ€™importazione del prosciutto di Parma e di altri salumi. รˆ la conseguenza dellโ€™ennesima carcassa di cinghiale affetto da PSA, peste suina africana, trovata questa volta a pochi chilometri da Langhirano. Quella che รจ considerata la patria del prosciutto di Parma si trova in zona di restrizione I (area dove non รจ stata riscontrata la PSA perรฒ a rischio perchรฉ contigua ad altre riconosciute infette, una sorta di zona cuscinetto). Ma altri territori comunali nella provincia di Parma particolarmente vocate sia allโ€™allevamento dei suini sia alla produzione di salumi, prosciutti e altre specialitร  norcine, sono in zona di restrizione II (con PSA riscontrata in cinghiali selvatici). Ventidue i comuni interessati: Sala Baganza, Fornovo di Taro, Terenzo, Collecchio, Solignano, Varano de’ Melegari (dove รจ stata trovata la carcassa di cinghiale infettato), Noceto, Medesano, Felino, Salsomaggiore Terme, Pellegrino Parmense, Calestano, Bore, Tornolo, Bedonia, Compiano, Albareto, Bardi, Borgo Val di Taro, Varsi, Valmozzola, Berceto.

A rischio un’intera filiera

Il problema รจ piรน grande di quanto si sa e viene divulgato. E riguarda non solo il prosciutto di Parma ma un intero comparto. Torniamo a ripeterlo, non รจ una questione di salute, la peste suina non รจ trasmissibile allโ€™uomo. Piuttosto รจ un problema di export dei prodotti a base di carne suina quindi di tipo economico. Un problema che mette sempre piรน in difficoltร  le aziende produttrici di crudi e cotti, coppe, salami e culatelli. E soprattutto, a monte, gli allevatori, costretti a gestire un patrimonio suinicolo ogni giorno di piรน minacciato dallโ€™epidemia, con il rischio da un momento allโ€™altro di essere costretti ad abbattere gli animali.

L’esercito per abbattere i cinghiali selvatici

Il ministero delle Politiche Agricole ha stanziato fondi e coperture finanziarie per risarcire gli operatori della filiera suinicola dai danni causati dalla peste suina. Ma il problema va affrontato una volta per tutte e preso per le corna in modo da dare ossigeno alla filiera e sbloccare lโ€™export. Quali possono essere le soluzioni? I vaccini contro la PSA sono ancora in fasi di studio e sperimentazione. I produttori di salumi chiedono recinzioni ยซper salvaguardare le zone ad alta vocazione suinicola e produttivaยป dice Davide Calderone, direttore di Assica (Associazione industriali delle Carni e dei Salumi). Intanto a supporto dei tre Ministeri, della Regione e del Commissario straordinario alla peste suina africana, รจ sceso in campo anche il Ministero della Difesa, intervento reso necessario da una soluzione inevitabile: l’abbattimento dei cinghiali selvatici. Una necessitร  dettata dallโ€™emergenza, ยซaltrimenti non ne usciamoยป commenta Stefano Fanti, direttore del Consorzio del prosciutto di Parma.

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