Vino

Arriva il primo vino intercontinentale. Un blend di uve francesi e australiane la cui vendita รจ illegale in Europa

Innovazione o marketing? Sta facendo discutere l'iniziativa del produttore Maxime Chapoutier di creare un vino ibrido che mette assieme due continenti

  • 21 Febbraio, 2025

Il produttore francese del rodano Maxime Chapoutier โ€œsfidaโ€ le tradizioni vinicole, realizzando due vini con un blend di uve francesi (marsanne e viognier) e australiane (shiraz), in collaborazione con il rivenditore online The Wine Society.ย  Legalmente le due etichette, Hemispheres Red e Hemispheres White, non possono essere vendute in Europa, per la loro doppia provenienza: Ue e extra Ue. Ma il produttore ha trovato una soluzione. Venderle nel Regno Unito, grazie alla Brexit.

ยซDobbiamo adattarci ai consumatori e rendere i vini piรน accessibili. E i blend internazionali possono aiutarci a farloยป. รจ il parere di Chapoutier. Gli fa eco Pierre Mansour, responsabile degli acquisti per The Wine Society: ยซStavamo pensando al futuro del vino e volevamo fare qualcosa di innovativo. Alla fine abbiamo pensato che un’area di innovazione fosse la miscelazione, che permette di creare un vino in grado di mitigare l’impatto del cambiamento climatico su un determinato paeseยป .

 

Innovazione o marketing?

Tuttavia, come riporta la Bbc, questa tipologia di prodotto suscita una duplice reazione. Da una parte ci sono i tradizionalisti, come la produttrice Jas Swan, che temono che queste miscele compromettano la qualitร  e l’autenticitร  del vino, trasformandolo in un prodotto di massa privo di identitร . Dallโ€™altra, invece, si collocano i sostenitori, come il critico Jamie Goode, che vedono questa ibridazione come un’opportunitร  per innovare e rendere il vino piรน accessibile ai consumatori moderni.

Una critica mossa a questa iniziativa รจ che potrebbe trattarsi piรน di una trovata commerciale che di una vera innovazione enologica. Come sottolinea Peter Richards, il rischio รจ che queste “novitร ” siano mosse piรน da logiche di marketing che da un genuino desiderio di migliorare la qualitร  del prodotto. Le aziende, infatti, potrebbero utilizzare questa strategia per giustificare vini economici e di bassa qualitร . ยซCredo che quei vini non hanno piรน nulla del terroir, anche prima di lasciare il loro continenteยป, dice Jas Swan.ย 

La sfida della sostenibilitร 

Un altro aspetto che ha suscitato dubbi รจ la preoccupazione per l’impatto ambientale. Chapoutier e i suoi partner sostengono che le spedizioni siano ecologiche grazie al fatto che il vino viene trasportato sfuso. La riduzione del peso รจ sicuramente un punto valido, ma non considera le emissioni complessive legate alla produzione e al trasporto su lunghe distanze.

Quale futuro per i vini ibridi?ย 

Ma c’รจ di piรน. Il progetto di Chapoutier solleva domande piรน ampie sul futuro del vino. รˆ possibile che le generazioni piรน giovani, meno legate ai concetti tradizionali di terroir, accolgano con favore questi vini “ibridi“, vedendoli come simbolo di un mondo globalizzato e come possibili nuove strade da percorrere. Tuttavia, rimane cruciale bilanciare innovazione e autenticitร , evitando di trasformare il vino in un prodotto anonimo privo di storia e connessione al territorio. Ma per il bilancio finale, come sempre, bisognerร  aspettare la risposta del mercato.

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