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Nutrizione e salute

"Il fritto fa bene alla salute". Il via libera dei nutrizionisti che fa sorridere i golosi

"La frittura, se fatta a dovere, preserva le proprietร  nutrizionali dellโ€™alimento, ha un contenuto moderato di calorie, sazia ed รจ gratificante e migliora il funzionamento del fegato..." I consigli di Debora Rasio, nutrizionista e ricercatrice universitaria

  • 18 Settembre, 2023

Fra i messaggi salutistici piรน diffusi da medici ed esperti del settore โ€“ e piรน recepiti dal pubblico generale โ€“ vi รจ quello che la frittura fa male. Per due fondamentali ragioni: ingrassa e fa male al fegato.
Ma รจ davvero cosรฌ? In veritร , la frittura, se fatta a dovere, รจ un metodo di cottura che puรฒ e deve far parte di una dieta sana; preserva infatti le proprietร  nutrizionali dellโ€™alimento, ha un contenuto moderato di calorie, possiede un alto potere saziante, รจ molto gratificante e in ultimo migliora il funzionamento del fegato stimolandone le funzioni depurative e le capacitร  metaboliche.

olive ascolane

La frittura non fa ingrassare

Una frittura ben eseguita รจ piuttosto leggera: la crosta che si forma in superficie, infatti, impedisce la penetrazione dellโ€™olio; il passaggio su carta paglia assorbente a fine cottura, inoltre, ne eliminerร  lโ€™eccesso. Nella frittura domestica, lโ€™alimento assorbe in media una quantitร  di grassi non superiore al 10% del suo peso iniziale, grassi che, se da una parte apportano calorie, dallโ€™altra tengono a bada la produzione di insulina, lโ€™ormone che trasforma lโ€™eccesso di calorie in grassi. Paradossalmente dunque, una patata lessa dร  al corpo un segnale di accumulare grassi piรน forte di quello di una patata fritta, nonostante questโ€™ultima contenga piรน calorie.

La frittura non fa aumentare il colesterolo

Quando la frittura รจ fatta con una pastella di sola acqua e farina (senza lโ€™aggiunta di uovo) risulta del tutto priva di colesterolo. In realtร  non solo la frittura non apporta colesterolo ma puรฒ addirittura contribuire a farlo diminuire, andando a stimolare lโ€™unica via metabolica che possediamo per eliminarlo: ovvero la produzione e secrezione di bile. I sali biliari che la compongono, infatti, sono prodotti a partire dal colesterolo; quando mangiamo una frittura il fegato riceve un potente stimolo a secernere bile nellโ€™intestino; di questa, una parte verrร  riassorbita, e unโ€™altra sarร  eliminata con le feci, contribuendo cosรฌ alla rimozione di una quota di colesterolo.

poplpette fritte - foto di Anton/unsplash

Felafel, foto di Anton/unsplash. In basso, un gioco di frittura realizzato da Ettore Bocchia per una copertina del mensile Gambero Rosso dedicata al fritto

La frittura non fa male al fegato

Lโ€™olio cotto offre un potente stimolo al fegato; se il fegato รจ in grado di sopportare la provocazione, uscirร  rafforzato dal confronto. Sappiamo che per ottenere muscoli forti, abbiamo bisogno di farli lavorare con carichi pesanti; lo stesso vale per il cuore: un allenamento intensivo risulterร  in unโ€™aumentata capacitร  di questโ€™organo di svolgere il suo lavoro. Il fegato non รจ diverso. La frittura fornisce allโ€™epatocita un importante stimolo funzionale che, nel tempo, ne migliora le prestazioni. Quando mangiamo la frittura, inoltre, diamo al fegato la possibilitร  di eliminare attraverso la bile le tossine cosiddette โ€œliposolubiliโ€, assunte dallโ€™ambiente o prodotte dai nostri metabolismi, che, sciogliendosi solo nei grassi, non potremmo mai espellere attraverso le urine o il sudore.

spirale fritta di Ettore Bocchia per Gambero Rosso

La frittura ben fatta non รจ tossica

Per capire se il fritto che mangiamo รจ potenzialmente tossico dobbiamo considerare due cose essenziali:ย  il tipo di olio che usiamo per cuocere e la modalitร  di cottura. Lโ€™olio extra vergine di oliva, il miglior olio per friggere, รจ ottenuto dalla spremitura meccanica di un frutto, lโ€™oliva, senza lโ€™aggiunta di calore o sostanze chimiche, ed รจ pertanto ricchissimo in antiossidanti qualiย  la vitamina E ed i polifenoli,ย  in grado di contrastare la formazione di sostanze pericolose durante la cottura ad alte temperature. Gli oli di semi usati per friggere, invece, sono estratti con solventi chimici; in questo modo i preziosi antiossidanti presenti nei semi vanno perduti e i delicati acidi grassi in essi contenuti risultano danneggiati prima ancora che lโ€™olio sia sottoposto a calore. Questi oli, inoltre, con lโ€™eccezione dellโ€™olio di semi di arachidi, essendo ricchi in acidi grassi poli-insaturi, risultano meno resistenti alle alte temperature, e dunque meno adatti per friggere, rispetto allโ€™olio di oliva.

La frittura mantiene lโ€™integritร  dellโ€™alimento

Essendo una modalitร  di cottura rapida, i preziosi nutrienti presenti nellโ€™alimento non vengono alterati dal calore e risultano facilmente assimilabili. La cottura al forno del salmone, ad esempio, distrugge i suoi preziosi e delicati acidi grassi omega-3, mentre la frittura li mantiene perfettamente integri. Addirittura, se utilizziamo per friggere lโ€™olio extra vergine dโ€™oliva, la vitamina E presente nellโ€™olio migrerร  da questo nella crosta che si forma sulla superficie dellโ€™alimento, che ne risulterร  dunque arricchito. Nel contempo le vitamine idrosolubili (ovvero quelle che si sciolgono in acqua), come ad esempio la vitamina C o le vitamine del gruppo B presenti nel cibo che friggiamo, saranno trattenute allโ€™interno della crosta e protette dalla dispersione e dalla degradazione.

La frittura ci gratifica

Cโ€™รจ poco da girarci intorno: la frittura รจ buona. E quando mangiamo qualcosa di buono, siamo soddisfatti e meno propensi a mangiare altro. Quanti di noi nel nome di una cucina sana e leggera consumano cibi senza sapore per ritrovarsi poi a spizzicare pane, crackers, dolci, sfizi vari alla ricerca del gusto perduto? Quante calorie in piรน โ€“non preventivate- aggiungiamo cosรฌ al pasto, spesso proprio quelle calorie, fornite da zuccheri e carboidrati, che sono maggiormente in grado di segnalare la produzione di insulina, ovvero lโ€™ormone del deposito? Non รจ meglio goderci subito le 150-200 kcal in piรน della frittura, ed essere soddisfatti fino al pasto successivo?

Come abbinare la frittura

Per aumentare la digeribilitร  della frittura รจ importante abbinarla bene: accompagniamola ad una verdura cruda e ad un frutto (meglio ancora se consumato ad inizio pasto); i vegetali crudi infatti, forniscono acqua di vegetazione, enzimi, vitamine e antiossidanti in grado di aiutare il fegato a compiere lโ€™extra-lavoro; inoltre, la ricchezza in acqua di questi alimenti aiuta i reni ad eliminare le tossine idrosolubili che si mobilizzano durante lโ€™attivazione epatica.

Quanto spesso possiamo consumare la frittura?

Possiamo goderne 1-2 volte a settimana; questo vale per una frittura fatta in casa; le fritture della ristorazione collettiva realizzate con oli di semi, cotti per diverse ore vanno invece evitate. Ricordiamo che nessuna raccomandazione puรฒ essere valida per tutti: la maggior parte di noi si giova dello stimolo della frittura; qualcuno perรฒ potrebbe non essere in grado di sopportarne la sollecitazione; in tal caso dopo averla consumata ci si sentirร  appesantiti e rallentati nelle capacitร  digestive; un segnale che quel tipo di stimolo non era appropriato in quel momento.

fritto misto

Le regole dโ€™oro della frittura

  1. Scegliere un olio con alto punto di fumo (la temperatura alla quale cominciano a formarsi nellโ€™olio sostanze tossiche): lโ€™olio extra-vergine รจ il migliore, a seguire, il Ministero della Sanitร  consiglia lโ€™olio di arachidi.
  2. Mantenere la giusta temperatura durante la cottura: lโ€™olio non deve essere nรฉ troppo caldo (si formerebbero sostanze tossiche quali lโ€™acroleina), nรฉ troppo poco caldo (non si formerebbe la crosta impermeabilizzante e lโ€™alimento si impregnerebbe di olio, risultando cosรฌ pesante); un termometro da cucina o una friggitrice ci aiutano a mantenere la corretta temperatura durante tutta la cottura.
  3. I migliori fritti si ottengono immergendo lโ€™alimento completamente nellโ€™olio bollente, in alternativa lโ€™olio dovrebbe arrivare a coprire almeno la metร  dellโ€™alimento. Non aggiungere troppi alimenti tutti insieme per non abbassare eccessivamente la temperatura dellโ€™olio.
  4. La pastella e gli alimenti da friggere devono essere freddi in modo da facilitare la formazione di una crosta croccante in superficie.. Il cibo tagliato in piccoli pezzi cuoce piรน velocemente; piรน rapida รจ la frittura meno sostanze tossiche si producono.
  5. Lโ€™alimento deve essere il piรน possibile asciutto; dopo aver infarinato o impanato lโ€™alimento dobbiamo scuoterlo bene prima di immergerlo nellโ€™olio, in modo da eliminare lโ€™eccesso di farina o di pane, che disperdendosi nellโ€™olio ne accelererebbe la degradazione. Il sale non va mai aggiunto alla pastella o alla panatura: richiama acqua e rovinerebbe la formazione della crosta, aggiungiamolo al momento di mangiare.
  6. A frittura ultimata asciugare lโ€™alimento su carta paglia per 1-2 minuti in modo da eliminare lโ€™eccesso di olio, prima di consumarlo.

Debora Rasio

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