Nel viaggio alla scoperta delle radici del gusto negli alimenti, un posto a sรฉ lo occupa l’uovo. Uno degli ingredienti fondamentali della cucina – terreno di sperimentazione di grandi chef – e dell’alimentazione umana che ancora deve essere studiato a fondo. E non solo mettendone a confronto di diversi per testare il loro valore organolettico o considerando le strategie commerciali dei singoli produttori.
Uova sode, all’occhio, crude su sfondo azzurro. Foto di Alberto Blasetti
Forse lโuovo, fra tutti i prodotti dellโagroalimentare, รจ fra i meno conosciuti. Anche se poi รจ uno degli ingredienti fondamentali della cucina, della pasticceria e dell’alimentazione umana tout court. Anche per il consumatore meglio informato, la scelta possibile รจ fra due tipologie di uova: quelle provenienti da polli in batteria o forse a terra, perchรฉ pare che le gabbie non esistano piรน (chi lo sa?) e poi lโuovo da polli allevati in biologico. Poi ogni tanto vediamo qualche servizio in televisione che ci parla di polli allevati al pascolo. In Italia cโรจ piรน di qualche esempio, ma la questione che ci dobbiamo porre: che sappiamo noi delle differenze che esistono, se esistono, fra questi sistemi?
Il cyber egg di Davide Scabin
Ho avuto modo di ascoltare, durante un servizio in Tv, due di questi protagonisti. Alla domanda perchรฉ e in che cosa le loro uova fossero diverse da quelle industriali, un giovane laureato ha risposto che il bianco delle sue uova era piรน consistente di quelle delle uova del commercio. Ho poi ascoltato un altro produttore che ha conquistato una fetta di mercato di alta gamma e vende carissime le sue uova. Alla solita domanda ha risposto: le mie uova sono diverse perchรฉ le mie hanno una catena amminoacidica specifica. Insomma, nessuno dei due aveva la benchรฉ minima idea del perchรฉ le loro uova fossero diverse. Poi cโรจ il modello biologico, che perรฒ si limita a proibire gli antibiotici (questione controversa) e a definire il numero massimo di galline per metro quadrato.
Ma noi sappiamo che la qualitร della materia prima, e quindi dellโuovo, dipende da quello che mangia lโanimale e che certamente lโaroma, il gusto, non dipendono dalla proteina e dal grasso. Quindi, non solo i consumatori non hanno strumenti per capire il livello qualitativo ma anche i produttori piรน avveduti, piรน aggiornati, che hanno accesso a tutte le possibili fonti di informazioni sanno se producono qualitร e perchรฉ. E sono persino liberi di raccontare cose assurde, con grande attenzione da parte dei consumatori anche piรน accorti che comprano e pagano volentieri le loro uova a un prezzo esagerato.
E il mondo della scienza? Almeno da quelle parti qualcuno si preoccupa di capire quale livello qualitativo viene offerto dal mercato e come il consumatore possa orientarsi? Per la veritร , se questi sono i risultati, si potrebbe concludere che non ci sia molto, ma in fondo cosรฌ non รจ, o almeno qualcosa cโรจ.
Incomincio col dire subito che non ho trovato alcuna pubblicazione che parli di aroma o di gusto dellโuovo. Ho messo sul motore di ricerca Scolar Google le parole chiavi โegg tasteโ o โegg aromaโ; ma non ho trovato granchรฉ. I filoni di ricerca sono essenzialmente tre. Il primo riguarda il biologico, il secondo le uova arricchite e il terzo gli antiossidanti nellโuovo. In pratica il mondo scientifico parte dallโassunto che lโuovo, cosรฌ comโรจ oggi, viene mal percepito dai consumatori per cui le ricerche devono, da una parte, abbassare il contenuto di colesterolo e dallโaltra aumentare il potere antiossidante in maniera tale che lโuovo possa durare piรน a lungo e con un potere antiossidante elevato. Nel caso del biologico, Dal Bosco et al. (2016) hanno messo a confronto un gruppo di polli tenuti in stalla e un gruppo al pascolo. I risultati sono stati in linea con quanto succede sia nel latte e sia nella carne dei ruminanti.
Nella carne dei polli che hanno pascolato non solo aumentano i carotenoidi e i tocoferoli ma il rapporto omega 6/omega 3, che in quelli alla stalla รจ oltre 8, scende intorno a 2. Certo, la carne รจ diversa dalle uova, ma il comportamento piรน o meno รจ simile. Infatti lo stesso gruppo di ricerca (Mattioli et al., 2016), somministrando a due gruppi di galline semi germogliati di erba medica e di lino hanno visto che, rispetto al gruppo di controllo, non solo si รจ abbassato il livello di colesterolo nel sangue e nelle uova ma sono aumentati anche i valori degli acidi grassi insaturi e dei tocoferoli.
In particolare sul colesterolo lโattivitร di ricerca รจ intensa e tutti confermano che se allโalimentazione convenzionale a base soprattutto di mais e soia si aggiungono parti di piante di diversa natura, il livello di colesterolo delle uova diminuisce. E i fenoli? Naturalmente se agli animali distribuisci una razione in cui la parte erbacea sia importante e il cui contenuto di metaboliti secondari (terpeni e fenoli) รจ alto, nelle uova non possiamo non ritrovare queste molecole. Basta cercarle.
L’uovo embrionale di Massimo Bottura
Uno studio fatto in Pakistan, dove รจ molto presente la Moringa Oleifera, una pianta utilizzata sia per lโalimentazione umana e sia animale, gli studiosi (Ahmad et al., 2017) hanno rilevato che allโaumentare della pianta nella dieta aumenta il beta-carotene, diminuisce il colesterolo ma aumenta anche in maniera importante la quercetina, un acido fenolico con un elevato valore antiossidante. In Cina, Chen et al (2016), hanno inserito nella dieta le foglie di Eucalipto. Anche in questo caso non solo รจ diminuito il colesterolo ma รจ aumentata molto lโattivitร antiossidante per effetto dellโaumento dei fenoli totali. Stesso risultato hanno ottenuto Benakmoum et al. (2013) in Algeria. Hanno distribuito alle galline le cortecce di pomodoro, ricche di licopene, ottenendo come risultato una diminuzione del colesterolo e un aumento dei fenoli totali.
Da questa pur risicata ricerca bibliografica riusciamo a capire che gli studiosi non hanno alcun interesse a studiare la qualitร aromatica delle uova, ma che preferiscono spostare lโattenzione sul valore nutrizionale e salutistico. Comunque tutte queste ricerche ci fanno capire che se le galline ricevono una dieta a base di erbe diverse, il contenuto fenolico delle uova cambia e si arricchisce di tutte quelle molecole che le diverse piante contengono.
Possiamo quindi affermare che anche nel caso dellโuovo il suo aroma, il gusto sono influenzati dalla razione alimentare e possono essere misurati analizzando i metaboliti secondari (terpeni e fenoli). E torniamo alle nostre uova. Se la razione รจ a base essenzialmente di mais e soia, non potremo aspettarci un sapore percepibile, anche perchรฉ questi semi sono prodotti in maniera industriale per ottenere rese altissime. Quindi il loro contenuto di metaboliti secondari รจ ai minimi livelli. Lo stesso potrebbe valere anche per il biologico, se gli animali non hanno niente da razzolare sul campo. Se invece le galline pascolano, se hanno modo di accedere a un miscuglio molto diverso, lโapporto e la complessitร dei metaboliti secondari sarร la piรน alta possibile e il gusto non potrร non risentirne.
a cura di Roberto Rubino
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bibliografia
S. Mattioli, A. Dal Bosco, M. Martino, S. Ruggeri, O. Marconi, V. Sileoni, B. Falcinelli, C. Castellini, P. Benincasa (2016). Alfalfa and ?ax sprouts supplementation enriches the content of bioactive compounds and lowers the cholesterol in hen egg.Journal of Functional Foods 22 454โ462.
Dal Bosco, C. Mugnai, S. Mattioli,? A. Rosati, S. Ruggeri, D. Ranucci, and C. Castellini (2016). Transfer of bioactive compounds from pasture to meat in organic free-range chickens.Poultry Science 95:2464โ2471.
Amar Benakmoum, Rosa Larid, and Sofiane Zidani(2013). Enriching Egg Yolk with Carotenoids & Phenols. World Academy of Science, Engineering and Technology International Journal of Biological, Biomolecular, Agricultural, Food and Biotechnological Engineering Vol:7, No:7.
Polyphenols in Eucalyptus leaves improved the egg and meat qualities and protected against ethanol- induced oxidative damage in laying hens Y. Chen,H. Chen,?W. Li, J. Miao, N. Chen, X. Shao, Y. Cao (2017). J Anim Physiol Anim Nutr. South African Journal of Animal Science 2017, 47 (No. 6) S. Ahmad, A. Khalique, T. N. Pasha, S. Mehmood, K. Hussain, S. Ahmad, M. S. Shaheen, M. Naeem, M. Shafiq (2017). Effect of Moringa oleifera (Lam.) pods as feed additive on egg antioxidants, chemical composition and performance of commercial layers. South African Society for Animal Science, 47.
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