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Dentro Green Pea a Torino, ovvero come conciliare etica e consumi

State per entrare in un microcosmo ideale, improntato allโ€™etica, alla sostenibilitร , al rispetto e alla bellezza. Dopo tante anticipazioni, Green Pea si รจ presentato in anteprima a Torino. E abbiamo visto cosa cโ€™รจ davvero dentro al โ€œpisello verdeโ€.

  • 06 Dicembre, 2020

Dentro Green Pea

โ€œIn un modello sociale basato sui consumi, occorre indirizzare il commercio verso valori utili al benessere vero, che puรฒ esistere solo se in equilibrio con gli altri umani. Green Pea nasce per questo: dimostrare che cโ€™รจ la possibilitร , subito, di vivere in armonia con il Pianeta senza rinunciare al belloโ€. Il Farinetti-pensiero รจ racchiuso in questa frase con cui il patron di Eataly ha iniziato la presentazione ufficiale dellโ€™ultimo progetto, forse il piรน ambizioso e filosofico. Dopo essersi occupato a 360ยฐ di cibo e di agricoltura, ora la โ€œricerca della felicitร โ€ si orienta verso il benessere green. Per dimostrare che โ€œsostenibile รจ belloโ€. Ed รจ quasi un percorso iniziatico quello dei cinque piani dellโ€™edificio, superecologico, sostenibile fin nei dettagli (tanto per dire, il legno di tutti i pavimenti arriva da alberi giร  abbattuti, caduti per eventi naturali, recuperati da baite abbandonate), ma anche bello esteticamente.

I fondamentali sono al piano terra, Life: muoversi (con la 500 elettrica), comunicare (con telefoni riciclati), illuminare/riscaldare (con energie rinnovabili) tutto in modo sostenibile. Al primo piano, Home, la casa, trionfo di legno: mobili di legno, luci ecologiche e design, oggetti, start up creative che fanno arredi con vecchie gomme di bicicletta, per esempio. Al secondo, Fashion, con i marchi della moda, famosi (e non proprio a buon mercato), e cโ€™รจ pure la avatar factory Igodi, sartoria su misura. Bellezza al terzo piano con i concept store dedicati di nomi come Brunello Cucinelli o Herno, giusto per citarne un paio, prodotti beauty sostenibili e naturali (anche realizzati su misura e sul posto, con Allegro Natura). Al quarto e ultimo piano lโ€™Otium: piscina, spa (lโ€™unica in Piemonte su un tetto), icone di filosofi greci diventati il punto di riferimento di Farinetti.

Il giardino sul tetto di Green Pea

Negozio & Ozio

A Green Pea, nec-otium (il negozio) e otium sono uniti come fosse un concept originario di migliaia di anni fa, firmato da Pericle, Socrate, Platone e Aristotele, e sottoscritto da Farinetti. Come a dire: se scegli energie pulite, arredi la casa in modo ecologico, ti vesti con prodotti riciclati e green, usi cosmetici naturali, insomma, fai per bene tutto il tuo percorso di trasformazione da consumatore distratto a consumatore consapevole, ti puoi godere il meritato relax edonistico, lโ€™otium โ€œcreativoโ€, con lโ€™approvazione pure dei filosofi-icona.

La societร  dei consumi non si abbatte, dice Farinetti, si cambia dallโ€™interno. Non smettere di consumare, ma farlo con rispetto. Per questo lโ€™etichetta รจ di Green Retail Park, il primo al mondo. Anche se poi le circostanze lo equiparano a un centro commerciale: tantโ€™รจ che per le norme anticovid che in Piemonte prevedono la chiusura nei weekend e festivi, non aprirร  al pubblico lโ€™8 dicembre, come anticipato da mesi, ma il 9. Altra particolaritร : ce ne sarร  solo uno in tuttโ€™Italia, questo di Torino, scelta perchรฉ รจ una cittร  innovativa da sempre. Gli altri โ€œpiselli verdiโ€ matureranno uno per grande cittร  del mondo, fra cui non mancherร  New York. Bello รจ bello, non si discute: tutto ampio, luminoso, corner di vendita green-chic scelti con cura (e tutti piuttosto up, un poโ€™ meno estetico il piano terra: certo, esponendo auto non รจ che si possano far meraviglie)โ€ฆ E il cibo?

Zuppetta di mare, Casa Vicina

Cโ€™รจ anche il cibo: lโ€™offerta gastronomica di Green Pea

Cโ€™รจ anche il cibo, naturalmente, ma funzionale a tutto il progetto. Niente spazi di vendita di prodotti (per questo cโ€™รจ lโ€™intera Eataly proprio accanto), ma zone di ristorazione-relax incentrate su due poli maggiori, ben radicati nel territorio torinese: il ristorante gastronomico Casa Vicina e Affini.

Casa Vicina, locale storico (i Vicina sono ristoratori da 5 generazioni) dal 2007 aveva sede nel piano interrato di Eataly Lingotto. Ora รจ salito a riveder le stelle, al terzo piano di Green Pea, 300 mq luminosissimi, vista sulla collina, grandi spazi verdi esterni, tutto nella filosofia di rispetto e dellโ€™integrazione con la natura. Una sala privata (utilizzata anche per corsi e show cooking) piรน la grande sala di circa 50 posti, con libreria a vista e libri a tema โ€œgreenโ€, compreso il quadro creato da Francesco Rubino per Green Pea. Arte e design nel segno della bellezza a volontร , dai tavoli e le sedie alla carta menu, con unโ€™opera di Ugo Nespolo, tende in tessuti sostenibili, carta da parati che riproduce alcuni disegni di Leonardo, piatti dellโ€™azienda tedesca Rosenthal, che segue da anni unโ€™importante policy di sostenibilitร . Insomma, tutto green. Portate comprese.

La sala di Casa Vicina

Lo chef Claudio Vicina allโ€™opera nella bella cucina a vista, non solo qui propone i suoi classici piemontesi (la Bagna Caoda da bere, il tonno di coniglio), ma ha preparato proposte inedite secondo una visione โ€œgreenโ€ della cucina. Come la โ€œZuppetta di piselli e ragรน di mareโ€ (cozze, seppioline, gamberi e polipo), โ€œLa mia finanzieraโ€ con i piselli frullati e sferificati in accostamento, e i โ€œProfiteroles come vuoi tuโ€, rivisitazione in chiave internazionale della bignola torinese. Tre menu (alla carta, degustazione, gastronomico). E in quanto ai vini, oltre 700 bottiglie esposte nella cantina a vista, e una particolare attenzione ai vini biologici e in conversione. Tutta la brigata si dichiara entusiasta di aver aderito alla filosofia del โ€œverde, bello e buonoโ€, e Farinetti chiosa: โ€œUn luogo unico dove ristorare sia il corpo che la mente.โ€ Casa Vicina segue anche il lounge bar della spa-piscina al quarto piano, per la parte food.

100 e affini, Green Pea

100 Vini e Affini รจ la versione Green Pea, improntata a innovazione, sostenibilitร  e sperimentazione, di Affini, il locale di Davide Pinto, in cittร  con due sedi, nel quartiere San Salvario e a Porta Palazzo. Qui รจ una sorta di grande eco-astrononave, un bistrot – laboratorio di ricerca nei settori della liquoristica, della birra, della miscelazione e della gastronomia, in sinergia con diverse realtร  del territorio. Per cominciare, la riscoperta e il rilancio dello storico marchio โ€œDistillerie Subalpineโ€, che ha dato vita a una nuova linea di liquori e distillati, quattro liquori-cocktail inediti in bottiglia: il Nuvolari, lโ€™Ascari, il Green Bee (ape verde), realizzato proprio per celebrare la nascita di Green Pea, e lโ€™Elixir Le Masche, mix dei botanicals del Vermouth e del Fernet, piรน lโ€™erba ruta, ovvero โ€œlโ€™erba delle stregheโ€, le โ€œmascheโ€ del folklore piemontese. Altra bella collaborazione quella con il Birrificio Artigianale Baladin. La Nazionale 4.8 alla spina, uno dei fiori allโ€™occhiello di Baladin, viene twistata in un modo innovativo con gli hopper spray, idea di Teo Musso, il patron del birrificio: 6 distillati monovarietali, 5 di luppolo aromatico e uno di fieno delle Alpi cuneesi, creati apposta per 100 Vini e Affini. I distillati vengono poi nebulizzati sul top del bicchiere (di birra ma anche di sidro alla spina, altra novitร ) offrendo sensazioni di gusto e olfattive sorprendenti e sempre diverse. E poi cโ€™รจ la Baladin organic craft beer, birra artigianale bio creata per Green Pea, con una lattina di alluminio riciclato, totalmente apribile, ecologica e riciclabile, che puรฒ essere utilizzata e riutilizzata come bicchiere.

La serra sul tetto di Green Pea

Anche la ristorazione easy da Affini punta alla sostenibilitร , con materie prime naturali e bio, riutilizzo degli scarti, collaborazione con partner attenti allโ€™ambiente. Affidata allo chef Niccolรฒ Tealdi, spazia dagli โ€œaperitivi allโ€™italianaโ€ a specialitร  cotte e servite direttamente in burnia, come il coniglio alla ligure e lโ€™insalata di polpo speziata, a tapas reinterpretate in chiave pop, salumi e formaggi. Spazio anche al concetto di riutilizzo, dagli avanzi dei vini per lโ€™ideazione di nuovi vini ippocratici ai fondi di caffรจ per la creazione di nuovi sciroppi.

In conclusione

Appuntamento il 9 a Torino per lโ€™apertura al pubblico di Green Pea. Rotondo come la Terra, verde come vorremmo che la Terra fosse, il pisello verde aspetta adepti dellโ€™Ozio Creativo, la filosofia farinettiana del Terzo Millennio. Un nuovo modo di intendere la vita? Sostenibile รจ bello, staremo a vedere.

 

a cura di Rosalba Graglia

foto di apertura di Fabio Oggero

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