L'enoteca antica dove bere un ottimo calice durante il Festival di Sanremo

Nascosta nelle stradine della città vecchia, in una minuscola piazzetta che sembra uscita da un’altra epoca, l’enoteca sembra anche lei uscita da una cartolina d’epoca. Il Forletto è la bottega storica della città, ma al tempo stesso moderno vinaio. Guidata con infinita competenza dalla stessa famiglia, oltre alla vendita di bottiglie e ricercatezze gastronomiche, Il Forletto offre vini alla mescita e degustazioni. Piacevole sedersi ai tavolini nella piazzetta, sgranocchiando taralli, olive taggiasche, o taglieri di affettati e formaggi locali. Durante la settimana del Festival della Canzone Italiana, non è raro imbattersi in artisti e musicisti in pausa. Il benvenuto, per VIP e non, è da sempre caloroso: una caratteristica della gestione familiare dell’enoteca più antica di Sanremo. Roberto Verrando in enoteca ci è cresciuto, già a sei anni, dopo la scuola giocava e studiava qui. I suoi genitori, che erano imbottigliatori, hanno iniziato per passione a vendere vini nel 1963 dando al locale il nome simile a quello della fattoria a Dogliani appartenuta al nonno. Nel ’92 Verrando prende le redini e oggi conduce l’enoteca con la loro stessa passione.

Sempre presenti, e sposati da più di sessant’anni Papà Luigi e mamma Odette danno sempre una mano in negozio. Sono molti i personaggi che durante il Festival della Canzone Italiana passano a rifornirsi dai Verrando. «Quando è entrato Ligabue con la sua band, mamma mi è venuta a chiamare dicendo, “Di là ci sono quattro capelloni,” non lo aveva riconosciuto» sorride Verrando. Giornalisti, operatori RAI, tutti passano da qui a bere un bicchiere. Fra gli artisti più appassionati di vino, Al Bano, Piero Pelù, e il Maestro Beppe Vessicchio che viene con sua moglie anche extra Festival, e che proprio qui ha registrato la puntata de Le Iene dove illustrava la sua teoria sull’influenza della musica sul vino. «Non ci volevo credere, eppure assaggiandolo prima e dopo Bach, qualche brano dei Beatles e una composizione del Maestro, il vino è davvero risultato più morbido e delicato» ricorda Verrando.

Enoteca Il Forletto a Sanremo

Lo stabile che ospita Il Forletto nella città dei fiori è del Seicento, ma il locale è di epoca medievale. Sono tre gli ambienti adiacenti, le tipiche volte a croce liguri ad arco e mattoni a vista datano le mura all’anno Mille. Questo era l’ultimo contrafforte a difesa dal mare, alle spalle, la via Aurelia tagliava la campagna. Gli antichi arredi poggiano su pavimenti in sasso del Piave, ovunque botti, casse, archi e nicchie proteggono 2400 tipi di vino, le etichette più pregiate riposano distese sotto un vetro nel pavimento nelle antiche vasche in ardesia intese per l’olio.

Sulle mensole, si passa da Champagne di grandissime maison, a vermentini di piccoli produttori locali, passando per birre artigianali, e distillati. Centinaia di grappe, whisky, rum, cognac, vodka, gin e liquori da tutto il mondo. Non mancano poi ricercatezze gastronomiche liguri, piemontesi, toscane: paste trafilate, dolci tipici e oli extra vergine dei migliori territori olivicoli. Nella vetrina refrigerata, una bella selezione di formaggi e salumi. Qui si da importanza al dialogo, si consigliano bottiglie, si raccontano i vini e si suggeriscono gli abbinamenti; non ultimo, i prezzi sono giusti. Frequenti e curate le degustazioni guidate e l’apparecchiatura Enoiltech per la mescita. Gli incontri con i produttori e altri eventi didattici permettono di scoprire le varie sfaccettature di vitigni e annate, raccontate dalla expertise di Verrando. L’enoteca Il Forletto è chiusa domenica e lunedì mattina.

Enoteca Il Forletto – via Corradi 44 – 18038 Sanremo – Tel. 0184 509128