la replica

"Farinetti sul vino naturale? C'รจ tanta ignoranza. Altro che fighetti, noi studiamo". Intervista a Angiolino Maule, presidente di Vinnatur

Non usa giri di parole il vignaiolo veneto de La Biancara, da anni uno dei leader del movimento dei vini naturali: "Tutta invidia, stiamo erodendo sette milioni di bottiglie al mercato tradizionale"

  • 17 Luglio, 2024

ยซVinnatur conta 300 associati italiani, per un totale di 2.500 ettari e 7 milioni di bottiglie. In piรน, ci sono i soci che aderiscono dagli altri paesi. รˆ una macchina che nessuno puรฒ fermare. Viceversa personaggi come Oscar Farinetti e Riccardo Cotarella continuano ad aggredire questo mondo. Noi ci siamo autofinanziati ricerche e sperimentazioni per capire meglio il nostro mestiere. รˆ un atto di onestร ยป. A parlare senza troppi giri di parole รจ Angiolino Maule, vigneron e da anni uno dei leader del movimento dei vini naturali. La Biancara, la piccola azienda familiare fondata con la moglie Rosamaria dopo 12 anni di vita da pizzaioli, nasce nel 1988 nella zona collinare di Sorio di Gambellara. Oggi conta 18 ettari, per la gran parte dedicati alla garganega, tipica uva locale e la porta avanti con i suoi figli.ย 

Raccogliamo lโ€™opinione di Maule dopo la recente uscita di Oscar Farinetti che ha colto lโ€™occasione del convegno inaugurale della diciottesima edizione di Mare e Vitovska al Castello di Duino Aurisina per parlare del mondo dei vini naturali. Per Farinetti chi fa il vino naturale รจ affetto da ยซfigaggineยป e la stessa espressione “naturale” sarebbe intrinsecamente ยซfascistaยป.

Le reazioni a Farinetti

Apriti cielo. I naturalisti hanno subito reagito: il primo, sul Gambero Rosso, รจ stato Luigi Tecce, vignaiolo campano controcorrente, ยซstufo di alimentare polemiche e diatribe senza sensoยป. Adesso รจ la volta di Maule, che non si sforza di nascondere la sua indignazione. ยซResto male vedendo questa aggressione che proviene da personaggi illustri che stimo ma che sono ignoranti quando si parla del nostro settore. Ignoranti ma continuano a spaccare i maroniยป, attacca il fondatore e presidente di Vinnatur, lโ€™associazione che ha lo scopo di unire e rafforzare i vignaioli che vogliono preservare lโ€™identitร  e lโ€™individualitร  del vino dallโ€™omologazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nelle attivitร  vitivinicole. ยซNoi abbiamo studiato tantissimo e abbiamo bisogno di conoscere ancora di piรน. Noi lavoriamo sulla prevenzione. Cโ€™รจ tanta invidia. Forse perchรฉ stiamo rubando sette milioni di bottiglie al mercato tradizionale e perchรฉ siamo arrivati nelle migliori piazze del mondoยป, assicura Maule. Poi insiste: ยซรˆ un problema di ignoranza. Lasciatemi fare questo esempio: purtroppo non parlo lโ€™inglese, sono del tutto ignorante in merito, ma non per questo odio gli inglesi o li definirei fascisti o fighetti. Le aggressioni che riceviamo sono solo distruttive. Ti prego di scriverlo: dovrebbero vergognarsiยป.

Oscar Farinetti

Nel vino c’รจ spazio per tutti

Maule รจ un fiume in piena. Segno che le parole di Farinetti sono la classica goccia che fa traboccare il vaso. ยซNegli anni Novanta siamo stati ignorati, offesi e umiliati. Pensano ancora che il naturalista sia quello con la maglia a uncinetto e la barba lunga. Invece noi abbiamo studiato e approfondito. Sono indignato verso questi ignoranti. Si dovrebbero vergognare. Non sanno e danno la colpa agli altriยป, insiste. Ma come si spiega questโ€™accusa di โ€˜figaggineโ€™? ยซIo parlo per me. Noi lavoriamo sodo in vigna da mattina a sera, senza andare a colpevolizzare i nostri vicini o fare gli altezzosi. A Gambellara ci confrontiamo tutti, non vedo questa figaggine. Sappiamo che nellโ€™annata qualcosa potrebbe andare storto. Ecco perchรฉ pratichiamo lโ€™umiltร  e ci facciamo in quattro per spiegare il nostro approccio: non รจ affatto vero che ce la tiriamo. In piรน, ritengo che nel vino cโ€™รจ spazio per tuttiยป.

Parola d’ordine: prevenzione

Ma i critici del vino naturale sostengono ancora che i produttori naturalisti fanno il vino in modo approssimativo. Conclusione: non dovrebbe esserci spazio per chi lavora male. Maule contesta radicalmente questi pregiudizi: ยซIn vigna non usiamo pesticidi ma lavoriamo con induttori di resistenza per fare in modo che le piante si difendano da sรฉยป. E in cantina? ยซServe molta piรน cura: dobbiamo anche qui lavorare in prevenzione sui probabili problemi a cui andiamo in contro (riduzione, ossidazione, arresti fermentativi, aumenti di volatile ecc.). Ci vuole molto monitoraggio giornaliero, pulizia di cantina e piccole tecniche per migliorare la fermentazione e la conservazione dei viniยป, precisa.

Poi aggiunge: ยซQuando cโ€™รจ lโ€™arresto della fermentazione, i produttori convenzionali mettono alte dosi di solfiti e poi lieviti selezionati che portano a termine il processo. Si tratta di una pratica legale certamente, non lo discuto, ma noi abbiamo scelto unโ€™altra strada: dobbiamo prestare tante attenzioni in piรน, facciamo i monitoraggi dieci volte di piรน dei nostri colleghi convenzionali che invece con i lieviti selezionati sono abituati a dormire sonni tranquilli. Insomma, altro che approssimazione, il nostro lavoro รจ molto piรน certosinoยป, assicura Maule.

Il vino naturale si chiama cosรฌ in tutto il mondo

Del resto, continua, ยซsiamo tenuti in considerazione nei grandi ristoranti e nei paesi che hanno maggiore preparazione culturaleยป. Resta il fatto che l’ambigua definizione โ€˜vino naturaleโ€™ disturba molti, non solo Farinetti. Ma se il problema รจ terminologico, si potrebbe trovare unโ€™alternativa? ยซNon sono affezionato a questa espressione, chiamiamolo come vogliamo: non mi disturba, ma non tocca a me fare una battaglia sul nome. Perรฒ dobbiamo anche tenere presente che in qualsiasi parte del mondo si usa proprio lโ€™espressione โ€˜vino naturaleโ€™ยป, ricorda il fondatore di Vinnatur. Ok, dโ€™accordo, il termine quello รจ. Cโ€™รจ poco da discettare. Ma come possiamo definirlo questo vino naturale perchรฉ tutti capiscano? Maule lo spiega cosรฌ: ยซรˆ molto semplice: vino naturale significa no chimica in campagna, no chimica in cantina e poi lavorare tantissimo sulle difese della pianta. Su questo abbiamo fatto tanto studio con lโ€™aiuto delle universitร . รˆ un modello culturale basato sullโ€™accumulo di tante conoscenze e su tanta sperimentazioneยป.

Studio e sperimentazione alla base

Sperimentazione: sembra la parola chiave. ยซPensiamo alla gestione della fermentazione alcolica e malolattica. A volte – racconta – salta fuori che alcuni ragazzi hanno avuto problemi con lโ€™aciditร  volatile dovuta al fatto che la fermentazione malolattica partiva ancora con la presenza di zuccheri nel vino. Creando una fermentazione alcolica spontanea forte e veloce, si evitano questi problemi, senza ricorrere all’anidride solforosa. Chi mi conosce lo sa: sono malato di voglia di imparareยป. Quindi aggiunge: ยซCreiamo il lievito forte raccogliendo uva dieci giorni prima della maturazione, realizziamo una specie di starter (lievito madre) in una situazione di pulizia assoluta. Come ha spiegato bene Louis Pasteur, il paradosso del vino รจ questo: per fare il vino ci vuole lโ€™aria, anche se lโ€™aria รจ il principale nemico del vino. Quindi usiamo l’aria per favorire la moltiplicazione cellulare dei lieviti. Noi non vogliamo aprire il sacchetto e mettere nutrimento lieviti o altri prodotti, come fanno tanti convenzionaliยป.

Alla lunga, questa vogliaย  di sperimentare e di imparare qualche riconoscimento lo ottiene. ยซUn giorno ero in Giappone – racconta Maule – e succede che una bella signora mi vuol regalare una tazza per il tรจ. Le chiedo: perchรฉ questa gentilezza? Perchรฉ a me? La sua risposta รจ stata: perchรฉ quando bevo i tuoi vini ho delle emozioni. Ecco: dobbiamo fare un prodotto per creare emozioni, ma non basta la vita per arrivarciยป. Forse le emozioni sono anche il segreto per raggiungere il gusto di tanti giovani che sempre piรน riempiono gli eventi dedicati ai vini naturali. ยซรˆ una faccenda culturale: chi รจ nato negli anni ’50 e โ€™60 si รจ rilassato e non vuole piรน imparare nulla, i piรน giovani invece vogliono conoscereยป, risponde Maule.

Niente ghetti per i vini naturali

Nonostante il grande successo tra i giovani, perรฒ, cโ€™รจ chi accusa il mondo del vino naturale di tirarsela un poโ€™. Nascono tanti winebar esclusivamente dedicati a questo prodotto e a qualcuno sembra un messaggio di esclusione. ยซLโ€™autoghettizazione non mi piace, sono contrario a creare dei circoli chiusi. Ma questo non dipende da me che faccio solo il produttore. Consideriamo pure che stiamo parlando di un 3-4% dei consumatori mondiali. Ancora abbiamo tanta strada da fare. Ma nella mia esperienza il dialogo รจ molto presente insieme con una buona maturazione delle nostre conoscenze in cantina. Ormai possiamo dire che i vini naturali, benchรฉ realizzati senza solfiti, sono capaci di esprimere una buona longevitร . Ecco perchรฉ non capisco piรน gli attacchi gratuiti: non possiamo piรน accettare di essere definiti fascistiยป, rincara la dose.

Le ragioni di Report

Ma cโ€™รจ ancora una sassolino nella scarpa. Anzi un sasso, bello grosso. ยซFarinetti ha preso in giro Report – ricorda il fondatore di Vinnatur – ma io sono per la veritร  sempre. Se faccio un vino che non mi รจ riuscito lo devo dire, anche se metto la solforosa. Illustri professori per criticare Report si sono aggrappati a un errore sulla bentonite. Sono piccolezze. La notizia di Report รจ che ci sono in giro vini prodotti da uve marce e da territori non vocati che alcuni produttori mettono nelle mani degli enologi per tirar fuori un vino buono per i consumatori che non hanno soldi, non hanno conoscenza e accettano di bere un prodotto patinato. Forse รจ il caso di informarli piuttosto che lasciarli nellโ€™ignoranza, no?ยป.

I veri nemici? I finti naturalisti

A questo punto della conversazione, il punto di vista di Maule รจ chiarissimo. Ma lanciamo ancora unโ€™ultima provocazione. Qualche appassionato militante cerca ancora i difetti: dice che se non ci sono non รจ un vino naturale. ยซI nemici del nostro movimento – Maule va di nuovo controcorrente – sono proprio quelli che apprezzano i difetti. Nei workshop che organizziamo mettiamo in degustazione i vini di tanti produttori. Quelli difettosi saranno 10 su 240. Quando li trovo, prendo il produttore da parte e glielo dico senza giri di parole: se fai cosรฌ il vino, sputtani tutto il nostro movimento. Il nostro vero nemico non รจ piรน il convenzionale ma il finto naturalista: quello che si dice tale ma ha usato comunque la chimica oppure quello che vuole spacciare per pregio ciรฒ che รจ un difetto. Ma noi dobbiamo andare avanti: nel nostro movimento non cโ€™รจ un punto di arrivoยป. Parola di Angiolino Maule, vignaiolo naturalista.

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